King Danza è considerato uno dei pro wrestler italiani ed europei più influenti della sua generazione, avendo contribuito allo sviluppo della scena del wrestling professionistico e indipendente in Italia. Oltre a essere un wrestler molto attivo, si dedica all'allenamento di nuovi talenti e alla scoperta di nuovi volti da proporre nel business.
In questo articolo King Danza spiegherà brevemente, per sommi capi, il discorso della psicologia e mentalità da utilizzare e imparare per poter lavorare correttamente nel wrestling professionistico.
La psicologia nel pro wrestling è un elemento fondamentale che contribuisce in modo significativo al successo di un match e alla carriera di un wrestler. Un lottatore che non conosce o ignora la ring psychology non può avere alcuna speranza di essere considerato un vero e proprio pro wrestler ma forse si avvicina a un saltimbanco o un cascatore.
Essa aiuta i wrestler a raccontare una storia convincente durante il match, creando un arco narrativo con un inizio, uno sviluppo e una conclusione. La psicologia detta il tempo delle azioni che in base alla propria mentalità e interpretazione devono essere poi organizzate e inserite nel proprio match e performance.
Molti inesperti o ragazzi alle prime armi credono che il giusto approccio al Prowrestling sia quello del lottare. Errore gravissimo, in quanto il wrestling è una lotta di emozioni che non termina con il migliore della contesa, bensì trascina con sè migliaia di sensazioni.
È fondamentale, senza dubbio, comprendere che nell’enorme concetto di ring psychology è presente anche il fattore “improvvisazione”.
Per esempio, negli show televisivi tutti noi puntiamo logicamente a inserire molti dettagli e molta attenzione alle telecamere per una questione di share. Si può parlare quindi di un lavoro maggiormente rivolto al prodotto televisivo rispetto che al pubblico presente in sala, ma qualsiasi sia la condizione di lavoro o di produzione, il coinvolgimento del pubblico è fondamentale.
Una buona psicologia permette ai wrestler di manipolare le emozioni del pubblico. Il wrestler professionista deve essere in grado di donare con il suo corpo, il suo volto e la sua narrazione, emozioni vere e proprie.
Non si tratta soltanto di essere tifati oppure odiati, ma di diffondere e infondere emozioni molto più profonde e coinvolgenti: sono proprio queste capacità che fanno la differenza tra i vari performers.
Tornando invece sul ring, in termini tecnici, la psicologia aiuta i pro wrestler a capire quando eseguire determinate mosse o reazioni per massimizzare l'impatto emotivo sul pubblico.
VI SVELO UNA SORPRESA!
Prossimamente i miei concetti, consigli e insegnamenti verranno rilasciati in una guida che sarà disponibile online per gli appassionati della disciplina ma che sopratutto consiglio ai giovani che si stanno applicando per imparare il wrestling professionistico.
Sarà un piccolo manuale ma con tanti consigli che possono essere sempre riletti in caso di memoria breve o di approfondimenti. Nelle pagine finali, lascerò qualche spazio bianco al fine di permettere ai giovani lottatori e lottatrici di prendere qualche appunto ma anche soltanto scrivere una riflessione.
Commentaires